Alcuni punti cruciali che guideranno la nostra attività.
Facciamo il punto
La data del 21 febbraio 2020 segna l’inizio della Pandemia da Sars-Cov-2 in Italia con il primo focolaio noto a Codogno (LO). Un “cigno nero” che ha segnato un punto di svolta e accelerato un processo che già prima era necessario per il nostro servizio sanitario nazionale (SSN) e che ora è diventato improcrastinabile: il famoso cambiamento di cui si è sempre sentito parlare ma su cui stavamo facendo davvero troppo poco.
Un tema che è risultato fin da subito fondamentale è quello della spinta all’integrazione tra i professionisti, le strutture e il territorio di cui il sistema ha bisogno per fronteggiare questa e le prossime sfide.
Abbiamo capito quanto il lavoro multidisciplinare, multicanale e multilivello sia fondamentale per generare quel valore che deve caratterizzare la sanità del futuro.
Le prossime sfide
Oggi, a due anni da quell’evento che però ancora caratterizza le nostre vite, riteniamo importante fermarci un attimo a riflettere su alcuni snodi cruciali che guideranno i nostri progetti per molto tempo:
- Il paziente dovrà essere sempre più il fulcro del sistema: Piani Diagnostico Terapeutici Assistenziali e Percorsi Assistenziali Individuali dovranno semplificare la vita del paziente e guidare l’organizzazione del sistema, permettere le cure presso il domicilio e integrare il territorio, da sempre oggetto di dibattito.
- L’impatto del Covid sull’organizzazione del sistema: la pandemia ci ha insegnato tanto, una cosa importante è che i luoghi di cura devono essere flessibili e che i professionisti e le loro competenze dovranno essere sempre più in connessione fra loro garantendo così un approccio che potremmo definire “ibrido”.
- L’ospedale deve essere “in rete”: hub per le nuove strutture previste dal DM 71, polo tecnologicamente avanzato in materia di strumentazione, governo dei dati e centro di sicurezza per eccellenza.
- I fondi in arrivo con il PNRR sono cospicui ma non permanenti: di conseguenza servono idee condivise e voglia di costruire la Sanità del domani con la piena collaborazione di tutti gli attori e gli stakeholder del sistema, liberi da preconcetti e sempre con una prospettiva il più ampia possibile, lontana da logiche a silos che creano distorsioni di prospettiva molto dannose.
- Il futuro, anche in sanità, passa per le partnership pubblico-privato: expertise, professionisti e competenze uniti per il bene comune anche in questo caso con regole chiare e condivise da un lato, e senza pregiudizi dall’altro.
Questi sono alcuni dei messaggi che ispirano il nostro lavoro quotidiano di consulenti con l’obiettivo di portare VALORE a clienti e partner, e per essere noi stessi agenti di questo grande cambiamento in atto.